Lo aveva accettato tra la sua gente e questo bastava per
ottenere la fiducia di tutti, anche se…
«Certo, sarà un vero piacere vivere con tutti voi» aveva
sussurrato Devon alla regina così piano da non farsi sentire dagli altri,
tranne che da Peter e il suo udito da drago.
Sì, senza dubbio l’avrebbe tenuto d’occhio, quel cucciolo
di lupo mannaro dall’aria dolce e sensuale…Peter crollò in ginocchio per lo spavento. D’improvviso la terra venne a mancare e lui si ritrovò ad osservare le cime lontanissime del Bosco Cinque Anime, con la differenza che ora stava ammirando quegli alberi dall’alto. Era come se fosse in bilico su una nuvola. Rimase col fiato sospeso mentre le sue mani tastavano l’aria alla ricerca del pavimento invisibile…
La sua chioma nera le cascava lucente e libera lungo la
schiena, a eccezione di due piccole ciocche che sulle tempie si intrecciavano
con fiori colorati, unendosi in un sol punto dietro la testa. I suoi vestiti
scuri e il suo mantello pesante erano stati sostituiti da un grazioso broccato blu
che le avvolgeva le forme in una veste lunga con maniche larghe, stretta in
vita da una sottile cintura d’oro che ricadeva sino ai piedi. L’ampia
scollatura mostrava parte della cicatrice rossa che si allungava prepotente sulla
parte sinistra del petto. Il suo volto era fresco, riposato. Il suo incarnato
si dipingeva di un colorito roseo e delicato. Ma nulla era eguagliabile allo
splendore dei suoi occhi azzurri.
È
il momento! Basta pensare, ora c’è solo l’istinto a guidare antiche potenze
messe in gioco per confrontarsi e duellare. La battaglia ha inizio e il respiro
si ferma…
Una
luce abbagliante, già vista e conosciuta, la stessa di sempre. Un’esplosione
interrompe il fiume di dolore che si riversa da ogni spada. Un fulmine
accecante illumina il buio della notte. Tra le schiere degli eserciti si in
frappone, e là inietta la decisione del destino.
Una
coscienza così assoluta di ciò che si vuole davvero è difficile da fermare. Spesso
è proprio l’audacia dei propri scopi il mezzo per riuscire a raggiungerli.
Allungò la mano verso la creatura e la sollevò
completamente tenendola nel palmo, mentre quella ancora dormiva con le braccia
e le gambe penzoloni. Giusto il tempo di accorgersi di quanto la pelle del
prescelto fosse rovente, e la creatura balzò in piedi illuminandosi tutta e
crogiolandosi in un piccolo incendio che la investì con una sola vampata terminante
sulla testa in un guizzo di fuoco, quasi come fossero capelli al vento.
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